Quando un giro classico fatto decine di volte diventa un’avventura unica da ricordare. Il crinale in invernale, solitamente fatto con gli sci o ramponi, ti mette leggermente a disagio percorrendolo in Mtb. Passare dal ghiaccio vivo al fango senza vie di mezzo è una costante, un esercizio di equilibrismo che sfianca.
Mai visto il nostro Appennino in sofferenza così, senza neve! Denudato dalla sua coperta bianca si aggrappa tenacemente a quel poco di ghiaccio che si nasconde nei punti in ombra.
Scendere poi dal lago Scaffaiolo grazie al mirtillo portante ci ha caricato a mille, come dei bimbi incoscienti che apprezzano il pericolo solo perché sconosciuto.
Percorrendo il filo sottile tra ghiaccio e fango, riusciamo in qualche modo ad arrivare incolumi alla macchina, chi esaltato, chi anche no, inebriati dall’adrenalina che segue solo le vere cazzate in bicicletta.


























