Una giornata senza una meta precisa, dettata solo dai propri ritmi, in solitaria, o per meglio in compagnia di me stesso.
A volte sento la necessità, per riassestarmi e ritrovare l’equilibrio, di isolarmi e concentrarmi su quello che mi circonda.
Lascio così che la mente vaghi in automatico, una sequenza apparentemente casuale di pensieri scandita dal ritmo della pedalata.
Mi fermo dieci minuti buoni sono per fotografare una farfalla dispettosa che evita accuratamente il mio obiettivo.
Cedo al richiamo di un bagno gelido nel torrente lasciandomi asciugare dal sole e dal caldo delle rocce .
Mi fermo quando ne sento la necessità in base alla stanchezza delle gambe e alla bellezza del panorama.
Alla fine non solo porto la bici in spalla, ma pedalo parecchio e ne esce fuori anche un bel giro… il mio giro!