Non importa la fatica fatta per raggiungere la vetta. Quando si arriva al rifugio Brioschi sulla Grigna a quota 2400, ti senti in sospeso, circondato da un panorama che toglie il fiato! E li in quell’ambiente così potente, carico di energia, ancora più potente è stato praticare yoga!
Siamo in un meraviglioso terrazzo affacciato su tutto l’arco alpino, guidati da Alberto Milani, in una pratica lenta e introspettiva che ci ha accompagnati nel cuore dello yoga. Una bellissima lezione sulla stabilità e sul radicamento alla terra – muladhara chakra- è stato davvero emozionante essere così sospesi nel vuoto!
Così bello da voler replicare anche la mattina dopo, questa volta siamo solo io e anny, affrontiamo la pratica con i nostri ritmi, ritmi da cui ci siamo lasciati guidare per tutto il we.
Faccio tesoro di questa esperienza, anche perchè credo che nel percorso che sto facendo, conoscere altri insegnanti non faccia altro che arricchire la propria conoscenza. Come dice il significato stesso della parola yoga, che vuol dire unione, possono esserci diversi stili, diversi approcci, ma alla fine lo yoga è uno, il percorso è quello degli otto angar.
Un we perfetto, e perfettamente condiviso in tutto e per tutto con la persona meravigliosa che ho la fortuna di avere accanto!
Testo by Sammy
Foto by Anny









Siete saliti dal Rifugio Bietti attraverso il caminetto o la Cresta di Piancaformia? Prima dell’autunno vorrei tornare al Brioschi (lo abbiamo fatto in invernale) e sto valutando la via migliore per farlo 🙂
Abbiamo fatto la cresta a scendere dal Brioschi… Molto bella. Poi siamo scesi dalla bocchetta di Guzzi fino al Bietti
Grazie mille 🙂