Siamo io, sammy, pella, Javi e Luca… due sciatori contro tre tavolari! Per una volta siamo in noi la minoranza.
Partiamo ovviamente ad un orario indegno per essere circa alle 9 al parcheggio degli impianti di Maso Corto. Il programma consiste nel prendere gli impianti fino a quota 3000 sotto la Teufelsegg per poi attraversare il ghiacciaio e affrontare la ripida parete della Palla Bianca.
Tutti i nostri bei progetti vengono però spazzati via dal forte vento in quota. Tutto il crinale è offlimits e anche gli impianti sono al momento fermi.
Rapido consulto e si cambia programma: la nostra nuova meta sarà il SaldurSpitze. L’esposizione e la sua posizione sembra che ci possano riparare dal vento. Ci toccherà però partire da 1900 sci a piedi e salire fino a 3430, un ben 1500 di dislivello.
partiamo da una malga poco sotto maso Corto:
Percorriamo così la lunga valle di Lagaun, prima su terreno pendente immersi in una stupenda pineta, per poi entrare in una bellissima valle pressoché pianeggiante.
Percorriamo l’ampio vallone fino a che non si separa in due canaloni. Prendiamo il ramo di sinistra che si impenna in direzione ovest.
Il panorama è fantastico: siamo circondati da vette di oltre 3000 metri e il cielo è limpido.
sullo sfondo il lago di Vernago, in val Senales:
Intanto anche il vento sembra darci una tregua. La neve è molto ventata e negli avvallamenti dove si hanno cambi di pendenza si vedono enormi accumuli. Siamo un pò preoccupati anche per l’innalzamento pomeridiano della temperatura. Per giunta non siamo neanche rassicurati dall’incontro di uno sciatore che sta scendendo con un solo bastoncino. Infatti ci racconta di essere appena stato travolto da una piccola valanga che l’ha spinto contro delle roccette. Nessuna conseguenza grave per fortuna, se la caverà con un passaggio al PS per ricucire una mano ferita. Valutando attentamente la traccia in salita, a culo stretto, percorriamo comunque la lunga salita in relativa sicurezza.
Il caldo però potrebbe compromettere la stabilità del pendio e, vista anche l’ora, ci diamo un orario massimo di salita. Tranne Luca che si è fermato leggermente prima, io, sammy, Yavi e Pella arriviamo nel pianoro sottostante la SaldurSpitze e la Lagaunspitze.
Mancano sono 200 metri di dislivello, ma la cottura generale e soprattutto l’ora tarda ci fanno desistere nel raggiungere la vetta. Siamo comunque soddisfattissimi, il panorama ci mozza il fiato, o forse è la quota?, siamo sperduti in una conca immensa circondata da imponenti pareti rocciose.
Spelliamo con calma e ci lanciamo in discesa, a tratti la neve è farinosa, nelle zone in ombra invece con una leggera crosticina superficiale.
il Pella in Action
Nonostante non sia una neve facile ci divertiamo in ogni caso tutti, magari un pò di più i tavolari e leggermente meno noi sciatori. Arriviamo così sani e salvi alla macchina contenti come dei bimbi a natale.
Javi in action
Giunti a Foresta facciamo una sosta alla Forst, immancabile ogni volta che si va in val Senales. Non resta che il finale perfetto: dopo un calice da un litro di birra doppio malto mi addormento sereno e sogno la giornata appena passata fino che non siamo arrivati alla mia macchina.