Un cielo sereno ci accoglie al mattino, usciamo dal furgone mezzi addormentati e la vista meravigliosa del Cusna imbiancato ci mette subito di buonumore. Beppe arriva puntuale come sempre e in un attimo siamo pronti, sci ai piedi, percorriamo la forestale che porta al passo della Cisa. La lunga scalata procede velocemente, tra una chiacchiera e l’altra, siamo guidati da Beppe tra i vari canali che ci separano dalla vetta.
Per lui in effetti è facile come orientarsi in casa sua, sarà la centesima volta che sale al Cusna.
Intanto le nuvole fanno capolino dal crinale, invadono lentamente, ma purtroppo inesorabilmente la volta del cielo. Siamo preoccupati, abbiamo paura di non riuscire a vedere la nostra eclissi, le nuvole di addensano proprio sopra di noi, maledette!
Dobbiamo però ricrederci presto, la nuvolaglia invece di negarci lo spettacolo, filtra la luce troppo intensa del sole, un gigantesco vetrino. Riusciamo così a vedere la progressione della luna, la sua rivincita sul fratello sole. Per una volta dominare la stella di cui vive sempre riflessa.
La neve sotto i nostri sci non da segno di cedimento, non vuole proprio trasformarsi. Il calore del sole è ostacolato, oltre che dalla presenza delle nuvole, dall’invidiosa luna. Arriviamo sulla croce in anticipo con la tabella di marcia e ci prepariamo per fotografare l’eclissi. Per farci passare il tempo intanto stappiamo un’ottima birra belga che mi ero portato nello zaino giusto per festeggiare.
Le nuvole dispettose si alternano proprio davanti al sole lasciandoci comunque qualche momento per ammirare l’eclissi. Semplicemente fantastico…
Raggiunto l’apice e oltre, si sono fatte le 11 passate ed è ora di scendere. La neve purtroppo non ha ceduto neanche nelle ore più calde, ma non è assolutamente da buttare via. Tra una curva e l’altra ci avviciniamo velocemente al limite del bosco presso il Prassordo. Dopo una breve e fastidiosa ripellata ricominciamo a scendere fino alle nostre macchine. Salutato Beppe, io e la Sammy rimaniamo una mezzoretta seduti in mezzo la neve ad ammirare il Cusna e a berci ovviamente un’altra birretta.