Dopo un inizio di ferie non proprio esaltante, la Sammy malata e la poca neve comincio a sentire un prurito indefinito, una voglia irresistibile di scialpinismo. Basta indugiare quindi, appena sfebbrata la Sammy decidiamo di preparare il nostro furgo/casa e partire! Ma partire per dove? Questo non è importante, basta andare a nord verso le alpi alla ricerca della sempre più desiderata neve. Sentiamo all’ultimo i nostri amici Carlo e Pella, loro sono diretti in val di Sole per raggiungere il Don a Ossana. Ottimo, si va quindi verso Madonna di Campiglio, magari possiamo iniziare con della pista per testare il recupero della Sammy e scaldare la gamba ormai dimentica di sci, per poi raggiungerli il giorno seguente. Appena arrivati a Campioglio però ci pentiamo subito, ci chiediamo immediatamente: cosa ci facciamo qui? parcheggi a pagamento, negozi e case ovunque! Via, via! Meglio raggiungere subito gli altri e partire con una bella scialpinistica fuori dal mondo nella val di Rabbi. Dormiamo parcheggiati davanti al gran hotel di Bagno, siamo dei signori noi, proprio alla partenza della gita. Grazie anche alla presenza di un local amico del Don, ribattezzato il diavolo della Tasmania per la somiglianza fisica e caratteriale al personaggio, ne esce una scialpinistica perfetta.

Ci lasciamo condurre come pecore guidate dal cane pastore attraverso un meraviglioso bosco innevato fino alla vetta del Monte Sole. La giornata di sole, la tanta tanta neve polverosa, il panorama solitario della valle ci scaldano i cuori nonostante il freddino pungente. Ancora intontita dal panorama la mia mente comincia già a proiettarsi nel imminente futuro della discesa. La neve è da urlo, il pendio perfetto e io ho voglia di powderrrrr!!!

Il gruppo in vetta al monte Sole

 Powderrrrr!!!

Altra powderrrrr!!