Giorno 2: St. Moritz – Pontresina
Distanza: 30 km
Dislivello: 1100 m
Difficoltà: Media, qualche tratto a spinta in salita. Discesa tecnica, ma divertente.
Dopo una colazione pantagruelica e le manutenzioni indispensabili alle nostre fidate bike ripercorriamo la ciclabile fatta il giorno precedente fino alla base della funivia di Silvaplana. Ruttok ci avverte che il giro di oggi non sarà un esperimento come il primo giorno ed è fiducioso della bellezza, non solo paesaggistica, ma anche dal punto di vista ciclistico. Siamo tutti carichi per la giornata che ci aspetta, soprattutto per il fatto di poter finalmente vedere il gruppo del Bernina in tutto il suo splendore.
Intanto incontriamo anche l’ultimo elemento del gruppo, Sabrina ci viene incontro lungo la ciclabile. Immediatamente, finite le presentazioni, comincia a raccontarci delle sue avventure… questo non si arresterà fino al termine del tour, potrei esagerare, ma non troppo!
Imbocchiamo la lunga sterrata di servizio agli impianti che ci porterà sul punto più alto del giro e di tutto il tour: Forcella Surlej a quota 2755 m slm. Dopo una prima parte pedalabile anche se con pendenze di tutto rispetto, la salita si imbizzarrisce costringendoci a qualche tratta a spinta. Niente però a che vedere con il passo del Muretto, ormai non ci spaventa più niente. La vista della val Engadina da qui toglie il fiato, tanto bella da non sembrare neanche vera.
Purtroppo a metà salita una parte del gruppo è costretta ad attardarsi per sistemare in qualche maniera il cambio di Salukkio. Già debilitato dal giorno precedente ha improvvisamente deciso di auto disintegrarsi in una cambiata un pò azzardata. Nonostante i guai tecnici arriviamo tutti alla forcella, di fronte a noi si erge un muro bianco, siamo letteralmente ammagliati dalla bellezza e dall’assoluta imponenza del Bernina.
Dopo una sosta ristoratrice al rifugio ci prepariamo per la discesa indossando le protezioni. Il sentiero è un gioiellino, non solo per il panorama sulla val Roseg e sul ghiacciaio del Bernina, ma anche perchè è maledettamente divertente da raidare.
Tra un urlo e l’altro, risate e adrenalina a fiumi raggiungiamo così il fondo della valle presso l’Hotel Roseg. Anche qui non ci lasciamo sfuggire una bella bevuta di birra… minkia, consumiamo più birra noi che benzina di un Hammer in salita.
Una parte del gruppo approfitta della riposino per addentrarsi di qualche chilometro nella valle per poter ammirare l’impressionante ghiacciaio che fino a pochi decenni fa lambiva il letto del fiume.
Riunito il gruppo percorriamo la facile sterrata che in lieve discesa ci porterà a Pontresina e al nostro ostello…. e neanche a dirlo… anche alle nostre meritate birre!!!!