Nonostante il tempo non proprio promettente io, Enry, Dave, Spalla e l’inseparabile roccia ci decidiamo per una skialp nel nostro appennino. Dopo vari rinvii e cambi di programma optiamo per la sud del Cimone.
La nostra speranza è solo di non prendere dell’acqua e che la neve non sia troppo marcia. Arriviamo così alla partenza a Capanna dei Celti sotto un cielo pesante peggio di un piumone in estate.
Nonostante il tempino siamo comunque in tanti ad aver deciso per una sgambata sulla neve. Ci accodiamo così ai vari gruppi di ciaspolatori, scialpinisti e tavolari guadagnando quota sulle ex piste di Doccia. La neve in basso è pesantuccia e incredibilmente abbondante per il periodo. Salendo comunque diventa sempre più asciutta e il vento alquanto gelido aiuta a conservarla a dovere.
Intanto il sole si diverte giocando ad un infinito nascondino dietro alle nuvole. Nei momenti di apertura riusciamo anche a godere di un panorama splendido, un fascino che solo l’incertezza del tempo riesce a creare.
A trecento metri dalla vetta Spalla rinuncia per paura che il ghiaccio possa far scivolare il suo cane Roccia. Noi proseguiamo incuranti delle nubi che si accumulano sui pendii minacciando di stritolarci nella loro soffice presa.
In breve arriviamo sull’orribile vetta del Cimone rifugiandoci vicino ad una struttura del CNR dalle sferzate gelide dell’implacabile vento. Intanto il sole ha trovato un nascondiglio migliore al riparo delle onnipresenti nubi. Dopo una veloce merenda e aver giustamente cazziato Dave per non aver portato con se la meravigliosa Moretti Grand Cru che aveva così orgogliosamente sfoggiato al parcheggio, ci prepariamo alla discesa. Aspettiamo qualche minuto l’apertura del cielo per poter orientarci e ci lanciamo lungo il lungo pendio a sud del Cimone. Siamo fortunati, la visibilità per un momento è ottima facendoci godere l‘incredibilmente e divertente firn primaverile.
A metà ci ricongiungiamo con Spalla che nel frattempo ha recuperato la Moretti alla macchina, un VERO MITOOOO!!!
Siamo così doppiamente felici, cosa possiamo desiderare di più? Una discesa bellissima e una Moretti al nostro arrivo, da lacrimoni direi! Belli contenti affrontiamo l’ultimo tratto sulle piste su una neve collosa faticosa a mille fino a Capanna dei Celti. Qui non resistiamo alla tentazione e ci regaliamo la giornata perfetta con un cesto di tigelle e birre come non ci fosse un domani!
Semplicemente il top….
Anny
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