Ormai ci siamo abituati alle previsioni disastrose nel weekend ed è proprio per questo che non c’è niente di meglio di un bel venerdì libero grazie alla mamma-cassa! Se poi aggiungiamo che per la giornata è previsto sole a secchiate, siamo veramente a bolla.
Parto con comodo venerdì mattina in solitaria da Fanano senza un meta precisa in testa, ma solo con la voglia di pedalare e godermi a pieno la giornata strappata al maltempo. Il Sole c’è e anche la temperatura è gradevole, l’unico incognita sembrano essere le condizioni del terreno che per le piogge dei giorni precedenti è ancora bello inzuppato.
Mi fermo dal grande Massimo di “Dimensione Naura” per farmi consigliare sul percorso migliore e come al solito alla fine della chiacchierata sono più confuso di prima. Va bene così…vorrà dire che mi farò portare dalla bici.
Alla fine mi ritrovo a pedalare in direzione Fellicarolo in compagnia del mio fidato mp3 player, destinazione passo del Colombino. Decido infatti di fare la mitika discesa della “Mirandola”, per poi tornare al Colombino e spararmi così una super classica della zona, “Madonna del Ponte”. Arrivato al paese di Fellicarolo sento una macchina alle mie spalle che mi suona, già pronto a smadonnargli dietro, mi giro e chi vedo? Ferran detto il Ferruccio e il Vandellone con le loro amate Nomad caricate in macchina. Vengo poi a sapere che stanno arrivando anche il Boic, Tarantola e il Maestro. Loro come me sono però partiti in sella da Fanano e quindi bisognerà aspettarli, c’è quindi tempo per un bel caffè e una sosta rigenerante.
Riunito il gruppone improvvisato partiamo e vengo poi a sapere che anche loro hanno in programma il mio stesso giro… incredibile! Mai mi sarei aspettato di trovare così tanti fancazzisti al venerdì in giro per l’appennino.
Tra una chiacchiera e l’altra conquistiamo la salita al Passo del Colombino dove ci concediamo una veloce pausa per mangiare.
Una volta bardati con protezioni e abbassate le selle iniziamo a scendere. La Mirandola è in condizioni strepitose, zero rami e solo un pò di foglie bagnate che rendono un pò pepata la discesa. Le curvette in appoggio si susseguono una dietro l’altra, mentre il trenino di riders è lanciato a tutta… bellissimo!
Purtroppo il divertimento finisce presto e ci tocca risalire prima a Capanna Tassoni, dove ci aspetta l’immancabile Moretti, e poi al Colombino. Dopo la salita estenuante, resa ancor più difficile dalle condizioni pessime del fondo, ritorniamo al Passo. Qui inizia la lunga e varia discesa di “Madonna del Ponte”.
Complice il terreno bagnato e uno strato consistente di foglie la velocità non è altissima, ma il divertimento è sempre ai massimi livelli. Particolarmente ostico è il pezzo finale su rocce bagnate dove le numerose curve strette ci creano non poche difficoltà.
Arrivato al Ponte sono stremato, ma contento di aver passato una giornata meravigliosa in grande compagnia.
Casaaaaaa Rulezzzz!