Notturna al Ponte del Diavolo (11/06/10)

e via che si torna al Ponte del Diavolo, però questa volta in notturna! Grande Sergi1, super organizzatore delle notturne sempre meno ciclistiche e sempre più enogastronomiche.
A dire il vero entrambe le componenti sono state adeguatamente curate con gran soddisfazione di tutti i partecipanti.
Il giro del Ponte del Diavolo è diventato ormai un percorso collaudatissimo con tre salite e tre discese in puro stile freeride. Stranamente il divertimento aumenta ogni volta che ci torniamo… la zona del Ponte è veramente uno spot strepitoso, non per niente c’è di mezzo il Diavolo! ahhhhh

Un bel gruppetto di bikers si è ritrovato in quel di Monzone in serata, il gruppo è composto da Sergi1, Anny, Kevin, Gianlu71, Luca, Boic, psicoRino e… vediamo… non mi ricordo… ah il Nonnino! Ovviamente del Nonno Gost non c’è nessuna traccia al parcheggio e solo la presenza del suo Panzer FJ ci ha allertato di una sua possibile apparizione. Infatti all’arrivo al Ponte del Diavolo troviamo in nonnino coccolino che ci aspetta… allora non ci ha bidonato! INCREDIBILE!

Qualche saltino all’ombra del Ponte e via che si parte per la prima discesa.

Complici le condizioni ottimali del terreno e la carica dei partecipanti, il divertimento è stato incredibile, tutto in una “tirata” unica senza pause! Fuoco e fiamme! Anche la seconda discesa di Brandola ha regalato forti emozioni e come al solito ci siamo sparpagliati nel bosco scegliendo millemila traiettorie diverse.
Intanto il Nonnino rientra alla macchina, sicuramente starà escogitando qualche malefatta col suo FJ.
Ormai il buio è quasi totale e le luci diventano indispensabili, decidiamo quindi di fare l’ultima discesa di Monzone anche perchè la fame comincia a farsi sentire. La maledizione della discesa di Monzone colpisce ancora come per la volta precedente sotto il diluvio universale. Questa volta però a renderla mortale non è il fiume d’acqua, ma una serie di trabocchetti altamente invalidanti disseminati lungo il percorso. Tenendo conto della velocità folle raggiunta accoppiata alla presenza di cataste di rametti, cumuli di fieno con rocce nascoste, calcinacci di dimensioni mai viste, scannafossi, il nonno col FJ in piena curva è stato un vero miracolo che tutti siano sopravvissuti indenni. Altro che giochi senza frontiere, sembrava di essere in Vietnam! Pauraaaaaa
Con l’adrenalina a mille e un sorriso da ebeti stampato in faccia ci dirigiamo in macchina per la tanto agognata cena al ristorante Vecchia Lama. Qui ci aspetta una tagliata da urlo con cipolline, crostini ai funghi, dell’ottimo vino e dolcetto finale… se poi aggiungiamo un prezzo più che onesto, non si può chiedere veramente di più!

Visto il successo si sta già organizzando un’altra notturna, questa volta in zona Sassi di Roccamalatina! Imperdibile…

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